di Simona CASAGRANDE
Pubblicato a luglio 2008
Per il 30 maggio alcuni studenti dell’Istituto Alberghiero Giancardi di Alassio
hanno organizzato una manifestazione per dire NO al bullismo. L’iniziativa è
partita da degli alunni delle classi IV e della V, con a capo del progetto Mattia
ACCURSO e dell’organizzazione Lisa BUSÈ; hanno partecipato poi attivamente alla
realizzazione anche Abigail MASSIDDA,
Valentina ALLASIA e Rodrigo PARODI coinvolgendo moltissimi altri ragazzi,
anche quelli delle prime classi.
“Siamo indignati di vedere certe
scene su You Tube, ai telegiornali e nelle varie trasmissioni televisive. Siamo
disgustati dai nostri coetanei che non sanno cosa sia la solidarietà o il
rispetto per il prossimo. Ma ugualmente siamo offesi dai mass media che
mostrano continuamente immagini di quel genere di gioventù, mentre i buoni
esempi vengono dimenticati. Tra di noi ci sono anche persone speciali che fanno
cose straordinarie, ma non se ne parla o se ne parla decisamente troppo poco.
Se se ne parlasse un po’ di più forse gli emulatori seguirebbero altre strade.”
I capofila hanno così presentato le loro idee al Sindaco e
all’Assessore Zavaroni che hanno accolto con grande entusiasmo il loro progetto,
sostenendolo ed aiutandoli nella realizzazione. Poi i maturandi hanno coinvolto
anche altre scuole delle Baie del Sole: le medie M.Ollandini, le medie ed i
licei Don Bosco, d’Alassio, e poi l’agrario Aicardi, l’ITIS Galilei ed i licei
Giordano Bruno d’Albenga e tutti insieme hanno dato vita ad una grande maratona
artistica.
Così il 30 maggio per ben 7 ore consecutive, senza alcuna
interruzione, i ragazzi delle Baie Del Sole, hanno con grande entusiasmo e
passione, nonché indescrivibile emozione, presentato, scolpito
frutta e verdura, cantato in coro, in coppia o da soli, musiche dei Beatles,
Ramazzotti, Vasco Rossi, Pausini, Prince, Madonna, Le Vibrazioni, Grignani,
D’Alessio, Springsteen…… ballato hip hop, jazz, salsa, merenghe, baciata,……
suonato Mozart, Bernstein, Piovani, Chajkowski, Bizet, Nirvana, The Ramones,
Police, Europe, Queen, Doors,…… recitato Benigni, sketch di cabaret e poesie senza
stancarsi mai. Magari avevano lo stomaco reclamante, la voce rauca e secca, i
piedi un po’ gonfi e doloranti, ma andavano stoicamente avanti certi del loro
gesto ed incredibilmente convinti delle loro idee.
“Josè Antonio Abreu, direttore d’orchestra ed
ex Ministro della Cultura Venezuelano, per costruire un futuro in uno dei Paesi
più violenti del Sud America, devastato dalle enormi differenze sociali, ha
dato vita a un sistema rivoluzionario, basato sulla cultura della musica. Josè
Abreu non ha scelto la via degli aiuti umanitari, ma quella dell’arte ed in
questo modo ha risvegliato il rispetto di se stessi e per gli altri”. Spiega Abigail MASSIDDA sul perchè di una maratona
artistica.
“Purtroppo anche in Italia le cronache nere dei
giornali sono piene della violenza che ormai permea in modo incontrollato i
rapporti familiari, d’amicizia, di coppia ed in genere i rapporti sociali. Ma
soprattutto ciò che ci sconvolge sono i fenomeni di bullismo reiterati dai
nostri coetanei o peggio ancora da bambini. Ed in merito a questo ci siamo
interrogati, chiedendoci quale sarebbe potuto essere un modo per contrastarli,
per fermarli, per dire BASTA!” Esclama deciso Mattia ACCURSO.
“Sembra inverosimile che nei Paesi
in via di sviluppo in cui tutti gli sforzi sono tesi al successo economico, non
si cerchi di educare la sensibilità fin dalla prima infanzia…” Dice Hind ER RACHED.
“Eppure è proprio tramite la
sensibilità che si potrebbero formare delle nuove generazioni con una capacità
più profonda e completa di apprezzare la bellezza della vita.” Commenta Loris PARODI.
“Solo nutrendo l’anima troveremo le risorse per
emanciparci e migliorare la qualità della vita, diventando una risorsa per la
nostra comunità.” Ribadisce Lisa BUSÈ.
“Se
l’arte ha la capacità di esaltare i valori di solidarietà e reciproca
compassione, riuscirà ad unire intere comunità e cambiare il profilo
sociologico di un paese!” Dichiara
Fabio GARASSINO.
“Pur essendo, l’Italia, un Paese ricco di
cultura, l’educazione artistica non è considerata uno dei fondamenti della vita
culturale, ma forse potrebbe essere proprio questa una strada possibile per la
crescita sociale.” Suggerisce Rodrigo PARODI.
“Niente come l’arte è capace di
sviluppare quella sensibilità necessaria per uccidere la violenza.” Sottolinea Anna BUSE’.
È così, grazie proprio all’Assessorato alle Politiche Scolastiche,
sempre sensibile alle problematiche giovanili, questo gruppo di brillanti intellighenzie
ha potuto esprimere il proprio disappunto, le proprie idee, le proprie teorie, le
proprie proposte.
Ragazzi maturi che hanno riflettuto, discusso, cercato delle
soluzioni, ragazzi di cui, genitori ed insegnanti, possono solo andare fieri ed
orgogliosi; ragazzi che, nonostante la loro giovane età e la loro inesperienza
nelle cose del mondo, hanno molto da insegnare a tanti adulti navigati. Ragazzi
di cui vorremmo si parlasse di più, perché sono loro il NOSTRO vero futuro.
Pubblicato a luglio 2008
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.